
Segui i tuoi ritmi e immergiti nel flow
di Emma
Tempo di lettura: 4 minuti
[Ultimo aggiornamento 6 luglio 2022]
Ho già parlato di come allineare le energie ai nostri pattern possa essere d‘aiuto a mantenere alta la produttività e a vivificare il sacro focus, ma questo è uno di quegli argomenti di cui non mi stanco mai di parlare, perciò eccoti un altro post sul tempo e su come puoi gestirlo al meglio e vivere felice.
Senza dimenticare qualche consiglio pratico per la tua produttività.
Una questione di ritmo
L’universo è ciclico, noi esseri viventi siamo ciclici. Tutto quanto ha un proprio ritmo che si incastra con il ritmo di ciò che lo circonda.
Noi umani non siamo diversi dal resto. Giorno e notte, sonno e veglia, fame e sazietà, attività e riposo – solo per fare qualche esempio – ci accomunano a tanti altri esseri viventi.
Anche la nostra produttività è ciclica: per questo conoscere i nostri ritmi può aiutarci a sfruttare i momenti di grande energia occupandoci delle priorità per poi ricaricarci quando invece abbiamo un calo.
Conoscere il mio ritmo è come seguire il flusso, remare seguendo la corrente invece di lottare per domare i flutti.
Conoscere il mio ritmo mi permette di lavorare in uno stato di flow, per dirla con Csíkszentmihályi.
Trova i tuoi pattern giornalieri
Sei una persona che ama svegliarsi presto la mattina?
O, invece, sei più un tipo gufo, una persona notturna?
Quali sono i momenti della giornata in cui riesci a focalizzare più intensamente la tua attenzione?
E quali, invece, quelli in cui proprio non riesci a concentrarti?
Queste sono solo alcune delle domande che puoi porti per capire qual è il tuo ritmo personale e mettere a frutto i momenti di picco e quelli di calo.
L’attenzione media si sta abbassando a vista d’occhio, è fuori di dubbio, complici, tra le tante cose, i troppi stimoli costanti provenienti dai nostri dispositivi.
Ma l’attenzione ha anche i suoi picchi e cali fisiologici ed è del tutto naturale.
Che ce la raccontiamo o meno, non possiamo essere sempre sul pezzo allo stesso livello di concentrazione.
Io ad esempio, do il mio massimo quando scrivo tra mezzogiorno e le due del pomeriggio.
Non so perché ma è una cosa che ho notato negli anni e che ora uso a mio favore, cercando sempre di scrivere i miei post in quella fascia oraria.
Se ti ascolti, ti osservi e cerchi di tenere traccia del tempo senza giudizio, ti accorgerai – già solo dopo una settimana o poco più – di alcuni pattern che si ripetono.
Potrai così scoprire se i tuoi picchi si verificano la mattina, il pomeriggio o la sera e regolare le tue attività di conseguenza.
Distribuisci i task
Quando avrai capito quali sono i tuoi ritmi, potrai distribuire le tue attività secondo l’impegno che ciascuna richiede. Il mio consiglio è di inserire le attività più importanti all’interno dei momenti di grande energia e tenere le attività meno impegnative per i momenti di calo. Ah, senza dimenticarti delle pause, fondamentali per ricaricarti e aumentare i periodi di picco.
Sempre per andare sul pratico, puoi pensare di controllare la tua casella di posta – un task piuttosto semplice e routinario – durante uno dei tuoi momenti di calo.
Nel caso ti sia arrivata una mail importante, potrai decidere di rispondere quando la tua energia sarà tornata a un buon livello: in questo modo, risparmierai tempo e risponderai in modo mirato ed efficace.
Allarga la visuale
Bene, adesso che conosci i tuoi ritmi giornalieri, potresti voler approfondire la tua indagine e acquisire una visione dei tuoi cicli più ampia.
In tal caso, ti accorgerai che anche i giorni della settimana seguono determinati schemi di fondo: a seconda del giorno, ti verrà spontaneo dedicarti maggiormente a una cosa piuttosto che a un’altra.
Per chiarire con un esempio personale, il lunedì io mi sento supercreativa, perciò ne approfitto e dedico gran parte del tempo ai progetti come il mio nuovo mazzo di tarocchi o disegni su commissione; il martedì, mi piace fare un check approfondito della mail e dare una ripulita ai miei account social e ai miei spazi di archiviazione. E così via. Naturalmente, sto parlando di tendenze, non è che dedichi tutto il giorno a fare decluttering digitale ;)
Stagionalità
Negli anni, mi sono accorta di un’altra cosa che può esserti utile nel monitorare i tuoi ritmi e pianificare le tue attività: i nostri ritmi giornalieri cambiano a seconda delle stagioni. Come ho scritto anche prima, siamo animali anche se spesso ce ne scordiamo.
Il nostro intimo e viscerale legame con la Natura fa sì che modifichiamo le nostre correnti energetiche per adattarle ai ritmi delle stagioni. Questo è uno strumento in più nelle nostre mani :D
Energie e planning
Questi che ti ho descritto non sono schemi rigidi da seguire alla lettera, ma indicazioni da cui estrapolare quello che ti serve.
E solo quello che ti serve.
Individuare il propri ritmi giornalieri e, perché no, settimanali (e, nel tempo, mensili e stagionali) può sembrare complicato.
In effetti, richiede grande attenzione e una certa pazienza, ma è anche rivelatorio di certi atteggiamenti ripetuti di cui magari non ci rendiamo nemmeno conto e può influire positivamente su eventuali cambiamenti di rotta e – come ho scritto all’inizio del post – sulla nostra produttività.
Se impariamo a osservarci, possiamo scoprire un sacco di cose interessanti da usare nella vita e nell’attività lavorativa.
Connessioni
Ti ripropongo qui una tabella semplificata al massimo dove associo ogni giorno della settimana a un chakra e a una fase lunare.
La uso come una sorta di indizio su come organizzare le mie giornate assecondando le energie che ho a disposizione.
Se non l’avessi già notato a una prima occhiata, a ogni chakra ho abbinato una parola-chiave che potrebbe dare un prezioso suggerimento sul tono della giornata in questione.
Io ho usato i chakra perché sono il sistema di riferimento che preferisco, ma tu usa pure quello che risuona di più con i tuoi gusti e le tue esigenze.
Un esempio? I tarocchi, le carte oracolo, le stagioni, i moti dei pianeti, insomma qualsiasi cosa abbia per te un significato profondo e che senti più affine in questo momento.