
Colorare: un atto di Potere
Tempo di lettura: 5 minRiprenditi il tuo tempo
Il tempo che ti spetta
"Non ho tempo per queste cose!”
Quante volte l’hai sentito dire?
E quante volte te lo sei detta tu stessa?
Un’infinità, vero?
Lo so perché l’ho fatto per una vita.
E mi capita ancora di farlo, sono un po’ dura a cambiare.
Per questo, conosco quella sensazione che ti accompagna come un’ombra appiccicosa: quel peso che non ti abbandona mai, nemmeno quando vorresti solo riposare. Quella voce che ti sussurra che prenderti del tempo per colorare è un lusso che non puoi permetterti, una frivolezza da bambine che tu, donna adulta e responsabile, non hai il diritto di coltivare.
Beh, posso dirti con una certa sicurezza che quella vocina ti sta dicendo una balla.
Colorare è una cosa seria
La società ci ha raccontato una menzogna (non solo una in realtà).
Ci ha convinte che la creatività abbia una data di scadenza, che la nostra immaginazione sia una sciocchezza, una cosa puerile e priva di significato. Ci ha fatto credere che dedicare tempo a noi stesse sia egoismo, che il nostro valore si misuri solo in base a quanto riusciamo a fare per gli altri.
È ora di riscrivere questa storia.
Colorare non è infantile. E anche se lo fosse, chi se ne infischia!
Le bambine e i bambini custodiscono una saggezza che noi personcine adulte non ci sogniamo nemmeno.
Disegnare e colorare sono bisogni profondamente umani.
Quando lasci spazio alla tua immaginazione e ti prendi il tempo di colorare, in quel tempo sospeso e sognante nutri la tua anima, la fai felice. E vivi meglio.
Quando colori, la mente si rilassa
Mentre i tuoi occhi seguono le linee del disegno e la tua mano sceglie i colori, accade qualcosa di magico nel tuo cervello: la corteccia prefrontale - la parte che si occupa di pianificare, giudicare, preoccuparsi - finalmente si rilassa. La ripetizione e la lentezza dei gesti, il focus rilassato che ti serve mentre colori aiutano la mente a rilasciare le tensioni. È un po’ come se abbassassi il volume della tua vocina interiore (quella che ti ricorda che non hai fatto la lavatrice, che devi finire assolutamente di scrivere l‘articolo per il blog, controllare la mail, andare in palestra, blablabla).
La pratica del colorare attiva nel cervello lo stesso stato meditativo della preghiera o della contemplazione.
Le onde cerebrali rallentano, il battito cardiaco si calma, la respirazione si fa più lenta e profonda.
Il tuo sistema nervoso si concede finalmente una pausa da quella modalità di “sopravvivenza” in cui vivi quotidianamente.
E, in questo modo, si ricarica e si rigenera.
Smetti di trovare scuse
"Non ho tempo."
"Sono negata per il disegno."
"A cosa serve?"
Quante volte ho sentito queste frasi!
Sai cosa sono? Sì, sono certa che lo sai: sono scuse.
Dammi retta, quando avrai finito di leggere, fermati un momento. Respira.
La senti? Quella resistenza che emerge quando anche solo pensi di prenderti mezz’oretta per colorare?
È la voce dell’educazione e della società, non la tua. Sono le parole di chi ci ha insegnato che il nostro valore dipende dalla produttività, che non meritiamo riposo se prima non abbiamo finito tutto ciò che c'è da fare.
Ma la verità è che “tutto” non sarà mai finito.
Ci sarà sempre un'altra email da inviare, una casa da sistemare, qualche bisogno (per lo più non nostro) da soddisfare.
Se aspetti di aver fatto tutto prima di prenderti cura di te, aspetterai per sempre.
Il tempo per colorare non è tempo che ti devi ritagliare. È tempo che ti spetta di diritto, come il tempo per mangiare, per dormire, per respirare. È nutrimento per il tuo nocciolino morbido – la tua anima – che merita di essere nutrita tanto quanto il tuo corpo.
Datti il permesso di giocare
"Ma io non so disegnare, non sono brava..."
Ecco un'altra gabbia che ci siamo costruite: l'idea che ogni cosa che facciamo debba essere perfetta, degna di essere mostrata, giudicata, valutata. Una gabbia che mi ha impedito di riprendere in mano i colori per una ventina d’anni. Una gabbia da cui sono uscita con grandissima soddisfazione e da cui puoi uscire anche tu, te lo assicuro.
Colorare non è l’ennesima performance. Si tratta, piuttosto, di una conversazione intima tra te e il tuo mondo interiore.
Non importa se esci dalle righe. Non importa se i colori che scegli non sono “realistici”. Non importa se la tua luna è viola e il tuo cielo è verde. Quello che importa è che in quel momento, mentre la tua mano si muove sulla carta, tu stai ritornando a casa. Stai ritornando alla tua essenza fiammeggiante.
Ritorna a Casa
Quando la vita ti travolge, quando ti senti disgregata, tra mille responsabilità e mille ruoli diversi, colorare può diventare la tua àncora, la tua radice. È il momento in cui puoi finalmente essere invece di fare.
In quel silenzio colorato, ritrovi il tuo centro. Ritrovi quella parte di te che sa chi sei, al di là di tutto, del corpo che hai, delle maschere che indossi, dei ruoli che rivesti, del lavoro e del denaro. Colorando accedi alla tua essenza, quella luce che custodisci nel petto e che ha bisogno di essere nutrita per poter illuminare non solo te, ma anche chi ti sta intorno.
Una persona centrata è una persona integra. Una persona integra trasforma la realtà.
Parti da dove sei
Non serve comprare set di colori costosi o stampare disegni complicati.
Inizia da quello che hai in casa, qualche pastello o pennarello e un blocco note vanno benissimo.
Inizia senza aspettative, senza obiettivi. Gioca, sperimenta, fregatene del risultato.
E quando quella voce critica si farà sentire - perché si farà sentire - ricordati che non è la tua voce.
È l'eco del tuo critico interiore, di antiche ferite mai sanate, dell’ego che si sente messo da parte.
Prendi quella vocina per mano e rassicurala, mostrale che stai facendo una cosa che fa bene sia a te che a lei.
Mostrale che colorare è non solo divertente ma nutre e rigenera anima, cuore e cervello.
Quando ti prendi il tempo per colorare, quando ti concedi questo spazio sacro, stai mandando un messaggio potentissimo sia al tuo cervello che a chi ti circonda. Stai comunicando al mondo che tutte e tutti abbiamo il diritto di nutrire la nostra anima, che la creatività non ha età, che prendersi cura di sé non è egoismo ma una necessità da onorare.
Nuove prospettive
In quei momenti di colore e silenzio, in quella pausa dal caos quotidiano, spesso emergono intuizioni che la mente razionale non riusciva a trovare. È come se, abbassando il volume dei pensieri, finalmente riuscissi a sentire la voce della tua saggezza interiore.
I problemi che sembravano irrisolvibili incontrano nuove prospettive. Le decisioni difficili assumono forme nuove e più lisce. La strada da percorrere si fa più chiara.
Non è magico? Basta dare al tuo cervello il permesso di funzionare in modo diverso, più fluido, più intuitivo e la realtà comincia a modificarsi in modi inaspettati e sorprendenti.
A questo proposito, mentre scrivo questo articolo, io e la Luisa* stiamo lavorando per creare una magia che sono certa ti piacerà.
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* Non la conosci? La Luisa è la mia leggendaria Creatività, amica e alleata delle mie peripezie visionarie.