
Energie e genere sessuale
Tempo di lettura: 5 minLiberiamo le energie dalle gabbie di genere
Nel tuo nocciolo morbido danzano energie senza nome né forma. Siamo noi a volerle ingabbiare in etichette di genere, costrutti del sistema culturale in cui viviamo. Prendiamo ad esempio “maschile” e “femminile”, parole cui anch’io in passato mi sono riferita parlando di energie. Per anni mi sono definita “maschile” per aspetti del mio carattere o atteggiamenti che non c’entrano con il sesso di nascita, ma con il mio carattere. Punto.
Ti faccio un esempio per spiegarmi meglio: sono piuttosto irruente e mi scaldo quando parlo di tematiche cui tengo in modo particolare. Fino a qualche anno fa, usavo definire questa mia caratteristica “maschile” quando, magari, sono solo una st**nza.
A parte la mia leggendaria simpatia (sono ironica, dai), chi l’ha detto che, se ho la vagina, non posso difendere le mie posizioni o infiammarmi quando parlo di argomenti che toccano i miei valori più profondi?
Chi ha detto che essere assertiva non è femminile? Ma essere asservita, quello sì che è femminile, vero?
La cultura in cui viviamo ci ha sempre volute obbedienti e calme, ma questo è un costrutto culturale. Come quello per cui, per essere “uomo” bisogna negare le proprie emozioni. E il risultato lo vediamo quotidianamente, no?
Ecco, “maschile” e “femminile” non sono concetti “naturali” o “universali”, ma sono frutto della cultura in cui siamo immerse, quindi non hanno un valore assoluto, ma determinato dal contesto e dal periodo storico in cui vengono usati. Proprio per questo, voglio parlarne e sfatare alcune convinzioni che ci sono state inculcate dalla società in cui viviamo. E che credo sia bene superare per aprirci a visioni più autentiche e ancorate alla realtà. Più curiose, creative e potenzianti per tutte, tutti e tuttǝ.
I Tarocchi come strumento di trasformazione
I Tarocchi sono uno strumento di indagine a dir poco versatile. È anche per questa loro natura polisemica e libera che, non appena mi sono data il permesso di studiarli, me ne sono innamorata perdutamente.
Prima di proseguire, ci tengo a chiarire che io uso i Tarocchi in chiave evolutiva ed energetica. Non per scoprire se vincerai alla lotteria né per sbirciare in un futuro che – diciamocelo – non esiste ancora, perché lo stiamo creando proprio ora, respiro dopo respiro.
Nel mio approccio alle carte, metto sempre il focus su quello che NOI possiamo fare. Su come NOI possiamo muoverci nella direzione dei nostri sogni più audaci. I Tarocchi sono uno specchio magico che riflette le infinite possibilità che già custodisci nel tuo caleidoscopico scrigno interiore.
Uno scrigno straripante di energie
E che scrigno meraviglioso è!
I Tarocchi offrono chiavi preziose per accedere a energie che tutte e tutti custodiamo dentro il nostro nocciolino morbido. Siamo creature miracolose, piene di magia e potenzialità – che ci crediamo o meno.
Dentro di noi danza uno spettro completo di qualità: forza e tenerezza, azione e contemplazione, logica e intuizione. Sono lì, come semi sotto la neve, che aspettano solo il momento giusto per germogliare e illuminare il cammino nostro e di chi ci circonda.
Ma dipende da noi attivarle. Solo da noi.
La gabbia che abbiamo ereditato
Ed ecco che arriviamo al punto che mi sta più a cuore: perché diamine dobbiamo attribuire un sesso alle energie?
Ti sei mai chiesta chi ha deciso che il Sole è “maschile” e la Luna “femminile”? Che l'azione appartiene agli uomini e la ricettività alle donne? Che la razionalità ha il pene e l’intuizione la vagina?
Spoiler: non è stata la natura a decidere, quanto piuttosto un gruppo molto specifico di persone, in particolare maschi bianchi, abili e abbienti.
Chi ha scritto queste regole?
Facciamo un piccolo viaggio nel tempo. I Tarocchi marsigliesi risalgono al XV secolo, i Rider-Waite-Smith ai primi del 1900. In entrambe le epoche, chi deteneva il potere di codificare simboli e significati erano principalmente uomini bianchi, abbienti, abili, in posizione di potere e che vivevano in società profondamente patriarcali.
Prendiamo la Golden Dawn, uno degli ordini esoterici più influenti della storia occidentale. Fondata nel 1888 da tre massoni britannici, ha codificato molte delle corrispondenze che ancora oggi usiamo nei Tarocchi.
Ora, è vero che le donne nella Golden Dawn potevano essere sacerdotesse e scrivere dottrine – cosa rivoluzionaria per l'epoca! – ma il sistema di base rimaneva intriso di dualismi oppositivi, che venivano passati per “universali“:
maschile/attivo/solare
VS
femminile/passivo/lunare.
In ogni caso, per le donne del tardo XIX e inizio XX secolo assetate di indipendenza, passare dalla religione dominante all'occultismo significava passare dalla subordinazione al potere. Eppure, anche in questo spazio di relativa libertà, le energie rimanevano incasellate secondo schemi binari frutto di un sistema patriarcale.
E se invece…
Quando diciamo che l'Imperatore rappresenta "energia maschile di comando" e l'Imperatrice "energia femminile nutritiva", stiamo perpetuando stereotipi che limitano tutte e tutti noi, oltre a limitare la lettura dei Tarocchi.
E se invece di due squadre in competizione, immaginassimo le energie come colori di un arcobaleno? Come note di una sinfonia? Come ingredienti di una pozione magica?
O, ancora, come momenti liminali, di passaggio tra uno stato e l’altro, come il crepuscolo o l’alba, istanti in cui giorno e notte, luce e buio si mescolano diventando una cosa sola e indistinguibile.
La Giustizia può prescindere dal suo genere: è equilibrio che taglia via il superfluo.
Il Sole non è necessariamente maschile (in molte culture, è associato a divinità femminili): è vitalità che scalda senza distinzioni.
La Luna non è femminile (in molte culture, infatti, è associata a figure divine maschili): è intuizione che illumina il buio per chiunque abbia il coraggio di guardare.
Liberare le carte, liberare noi
Ti propongo un esperimento rivoluzionario: la prossima volta che fai una lettura o un altro lavoro energetico, prova a descrivere le energie che osservi evitando le definizioni di “maschile” e “femminile”.
Osserva cosa succede. Hai notato come cambia la prospettiva? Come emergono sfumature prima invisibili? Come ogni energia diventa improvvisamente accessibile a chiunque, indipendentemente dal genere?
E tutto assume una forma nuova e inedita (inedita per noi, si intende).
Il futuro dei Tarocchi è già qui
I Tarocchi sono sempre stati strumento di resistenza. Nell'Inghilterra vittoriana, come reazione alla rapida industrializzazione, l'occulto e i tarocchi divennero di moda. Similmente, negli anni '60 e '70, accompagnati dalla rivoluzione sessuale, dal femminismo e dai movimenti per i diritti civili, i Tarocchi divennero molto popolari.
Oggi siamo in un nuovo momento di trasformazione. E i Tarocchi possono ancora una volta essere strumento di liberazione – questa volta dalle gabbie di genere che limitano la nostra comprensione delle infinite energie e qualità che ci abitano.
Perché la verità è questa: nel tuo nocciolo morbido danzano tutte le energie dell'universo: pure forze vitali, pronte a essere riconosciute, onorate, incarnate. In tutta la loro selvaggia molteplicità.
Libere di essere. Come te.